A Fiumicino i weekend di fine giugno sono stati contrassegnati dalle lunghe code. Per ora la media è di 129mila presenze in aeroporto, ma non è nulla rispetto ai numeri che si registreranno ad agosto. Dopo l’incendio del 7 maggio lo scalo romano funziona ancora al 60 %. Proprio nel momento degli esodi vacanzieri risulta tagliato in due, con il terminal 3 chiuso finché la bonifica non sarà completata. Sono infatti ancora attivi i contaminanti dovuti all’incendio, come indica la terza relazione dell’Istituto superiore di Sanità sullo stato di salute dell’aria nelle zone dell’aeroporto colpite dall’incendio.
Tradotto in cifre, significa che dal 13 giugno su 1000 voli giornalieri, 400 vengono annullati.
Il disagio perciò permane, tanto che alcune compagnie, come Etihad ed Emirates hanno spostato i check-in al terminal 1 con il risultato di un sovraffollamento e lunghe code, mentre al terminal 2, quello riservato alle compagnie low cost, la situazione è ancora più difficile, nonostante easyJet abbia traslocato a Ciampino.
Per le valigie poi, la situazione è drammatica. Per riaverle si attendono anche 90 minuti, il che vuol dire che i tempi del viaggio nel suo complesso diventano bibilici. Per questo motivo sono molte le cancellazioni, e i voli più colpiti sono quelli nazionali a corto raggio, dove l’alta velocità è una valida alternativa.