Dopo i capricci del tempo di quest’estate, la questione clima è più che mai di attualità. È impazzito? È stato un anno eccezionale o stiamo iniziando a pagare le conseguenze di scelte poco ecologiche e molto incoscienti? Risponde alle domande, almeno in parte, l’Organizzazione meteorologica mondiale, Wmo, con il suo rapporto annuale Greenhouse Gas, appena reso noto. E le notizie non sono affatto buone, anzi. “Le emissioni di CO2 del passato, quelle di oggi e del futuro si accumuleranno e avranno un impatto globale sia sul surriscaldamento che sull’acidificazione degli oceani”, ha dichiarato Michel Jarraud, segretario generale del Wmo. E, questa volta più che mai, non c’è tempo da perdere, visto che il 2013 è stato l’anno in cui la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è cresciuta a ritmo più rapido da 30 anni. Sempre secondo Jarraud, però, ci sono ancora i margini per mantenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi Celsius stabiliti nel 2010 dalle Nazioni Unite. “Sappiamo con certezza che il clima è in procinto di cambiare a causa dell’uomo – ha detto Jarraud – e che i fenomeni meteorologici stanno diventando sempre più estremi a causa delle nostre attività”.