Il comparto immobiliare alberghiero italiano torna registrare un andamento positivo. A confermarlo sono gli investimenti alberghieri registrati nel Belpaese nel primo semestre 2021, quando sono state 22 le strutture ricettive transate, di cui 10 hotel nelle città d’arte e 9 resort, per un valore totale di 530 milioni di euro. E’ questo lo scenario che emerge dall’ultimo lavoro di analisi realizzato da World Capital, che ha preso in esame il trend del comparto immobiliare alberghiero nel primo semestre 2021.
Per quanto riguarda le nuove aperture, i primi sei mesi dell’anno hanno visto il debutto di 54 nuovi hotel, per un totale di 5.100 camere, e 26 resort per 2.400 camere. In particolare, nel periodo preso in considerazione, il valore del cluster mare si è confermato come quello più capace di reagire alle conseguenze della pandemia, con i suoi 18,7 miliardi di euro. Al suo interno, la parte del leone l’ha fatta come sempre l’Emilia Romagna, che costituisce circa il 23% del patrimonio totale di tale segmento (composto principalmente di strutture 3 stelle con una dimensione media di circa 40 camere”.
La ripresa graduale del comparto alberghiero trova conferma anche nei dati dell’estate
2021, emersi da Assoturismo Confesercenti, che evidenziano una forte propensione al
turismo in tutti i vari compartimenti. Seppure le performance del settore alberghiero non si attestino ancora ai livelli registrati nel periodo pre-pandemico, il ritorno del turismo quest’estate ha favorito la ripresa dei flussi verso le località marine (+20%), della montagna (+19,4%) e rurali (+19,6%), ma un importante recupero del mercato è stato dato anche dalle città d’arte (+25% circa).
“Stiamo assistendo a una graduale ripresa del mercato alberghiero, che è avvertita in tutte
le aree del Paese – commenta Matteo Marconi, Data Analyst di World Capital –
Nonostante l’industria turistica sia stata gravemente colpita dalla pandemia, il settore
alberghiero è in costante crescita ed evoluzione, risulta quindi importante cogliere le
opportunità e investire nelle strutture ricettive”.