Webitmag - Web in Travel Magazine

Air Berlin dichiara lo stato di insolvenza: voli garantiti dal prestito del governo tedescoERT

La crisi di Air Berlin è arrivata al punto di non ritorno: il 15 agosto 2017 la compagnia tedesca, partecipata al 29% da Etihad, ha dichiarato lo stato di insolvenza, anticamera della procedura fallimentare. La liquidità è infatti finita dopo che l’azionista degli Emirati ha rifiutato di immettere nuovi capitali dopo i 250 milioni di euro concessi ad aprile scorso: per questo motivo il governo tedesco, attraverso il ministro dell’economia Brigitte Zypries, ha dichiarato di aver concesso alla compagnia un prestito transitorio di 150 milioni di euro per garantire l’operatività almeno per i prossimi tre mesi, come riporta l’Ansa.

La notizia certifica anche l’insuccesso dell’espansione europea di Etihad, già naufragata su Alitalia e ora costretta a fare marcia indietro anche sul vettore tedesco che nel 2016 ha fatto registrare una perdita record di 782 milioni di euro, portando il disavanzo complessivo a 1,2 miliardi di euro. Per questo motivo l’anno scorso, Air Berlin ha anche ceduto in leasing 38 aeromobili a Eurowings e Austrian Airlines, controllate di Lufthansa.

La soluzione alla crisi è legata proprio alle trattative con Lufthansa che negli ultimi mesi non ha nascosto l’interesse per la società ma richiedendo, come condizione, che Etihad ripianasse prima i debiti in essere. La trattativa si era arenata, anche per le dichiarazioni pubbliche di Ryanair che aveva annunciato azioni legali in quanto considerava una minaccia alla concorrenza una maggior presenza di Lufthansa sul mercato tedesco.

Adesso però rimane l’unica soluzione praticabile, visti i tempi ristretti, e anche perché un eventuale prestito del Governo non restituito, lo stesso tipo di operazione fatta dal Governo Italiano per Alitalia, potrebbe configurarsi come aiuto di stato ed essere sanzionato dalla Commissione Europea.

La situazione si intreccia pericolosamente anche con il salvataggio di Alitalia, oggi in attesa di offerte vincolanti entro il 2 settembre: se Lufthansa dovesse spostare gli interessi su Air Berlin verrebbe meno quello per l’ex compagnia di bandiera italiana.