Come da copione, incurante della scure dell’Antitrust europeo, il governo ha approvato in Consiglio dei ministri il decreto legge che posticipa ad ottobre la vendita di Alitalia e rimanda la restituzione del prestito di 900 milioni di euro al 15 dicembre prossimo.
Il tema sembra essere legato alla mancanza di un nuovo governo come ha spiegato il ministro Calenda a Radio Capital: “”Gli interlocutori che abbiamo non sono disponibili ad andare avanti nella trattativa senza sapere chi sarà al governo e senza avere contatti col nuovo governo”.
Calenda ha anche dato rassicurazioni sulla restituibilità del prestito ponte chiarendo che Alitalia a oggi ha speso solo 100 dei 900 milioni concessi.
In conferenza stampa il presidente del consiglio in carica, Gentiloni, ha spiegato che “Dal momento dell’accordo per la vendita al trasferimento dell’asset ci vorrebbero 6 mesi, tra antitrust europeo e due diligence”. Per questo “Va data la possibilità agli investitori di interloquire con il nuovo governo”.
Lo scorso 11 aprile erano arrivate tre offerte per la compagnia da parte di Lufthansa, EasyJet e Wizzair. Solo quella di Lufthansa era migliorativa rispetto alle offerte non vincolanti ma la compagnia tedesca anche oggi ha ribadito, attraverso il direttore finanziario Ulrik Svensson, che serve una ristrutturazione del vettore e che “Per come appare oggi Alitalia, non è di alcun interesse”, come riporta Ansa.