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Federcongressi su cancellazione BTC: “Un vuoto che riempiremo al più presto”ERT

Mario Buscema, Presidente di Federcongressi&eventi

Come avevamo raccontato lo scorso 7 agosto, la fiera degli eventi, BTC, già Borsa del Turismo Congressuale è stata definitivamente cancellata dall’elenco delle manifestazioni del Gruppo Rimini Fiera dopo 30 anni di onorata presenza (la prima edizione si è tenuta nel 1985).

Sull’argomento è ritornato oggi Mario Buscema, presidente di Federcongressi&eventi, che in una nota stampa spiega: «Abbiamo appreso con rammarico l’ufficializzazione dell’annullamento di BTC. È una notizia che ci ha colto di sorpresa e impreparati, e, pur comprendendo le ragioni di Rimini Fiera, siamo davvero spiacenti che BTC non si tenga più, perché ne eravamo preferred partner, e nelle ultime due edizioni, che avrebbero dovuto rilanciare la  manifestazione col ritorno a Firenze, eravamo stati fattivamente coinvolti. Avevamo collaborato a numerosi progetti di primaria importanza, tra i quali il Politicians’ Forum (che l’anno scorso registrò un grande successo con la partecipazione dei sindaci di Torino e Firenze Piero Fassino e Dario Nardella) e il programma formativo, cresciuto negli anni sino a divenire un benchmark. Evidentemente tutto ciò non è bastato a contrastare il calo promo-commerciale della fiera, che forse ha finito col risentire dei profondi mutamenti nelle dinamiche di mercato».

«Ciononostante – ha aggiunto – l’Italia, sesta potenza mondiale della meeting industry secondo le recenti statistiche Icca (International congress & convention association, ndr), non può permettersi un vuoto così grande: deve anch’essa avere, come tutte le altre grandi nazioni competitor, un’autorevole manifestazione promo-commerciale che ne rappresenti nel mondo il comparto Mice e agevoli il business dei propri operatori col maggior numero di buyer sia italiani sia stranieri. Per questo, Federcongressi&eventi farà tutto il possibile affinché il vuoto di BTC venga riempito al più presto da un’altra manifestazione, ovviamente diversa per ritmi, dimensioni e contenuti, e più adatta a rispondere alle attuali esigenze – non solo italiane – del settore. Ci metteremo subito al lavoro per aggregare nuovi partner e dare il nostro contributo a individuare un nuovo progetto, che ridia all’Italia un grande evento di incontro tra gli operatori della meeting industry, nazionale e internazionale».