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Lo scherzetto di Halloween di Booking: commissioni sulle non rimborsabili cancellateERT

Halloween negli uffici di Booking.com, foto di Glassdoor.com

Dal 1° novembre cambia la policy delle commissioni di Booking.com sulle cancellazioni degli ospiti. La nuova politica procederà per gradi successivi: inizialmente saranno commissionate solo le cancellazioni sulle non rimborsabili nei casi in cui l’albergatore sceglie di non rinunciare alle proprie fees e di incassare l’intero importo della prenotazione.

Nel caso però l’albergatore scegliesse di rinunciare ad addebitare l’importo all’utente, anche Booking rinuncerebbe alle proprie commissioni.

Nelle intenzioni di Booking questa modifica (che era già possibile secondo quanto scritto nel contratto con gli albergatori ma non era mai stata messa in pratica) dovrebbe andare a migliorare l’esperienza degli ospiti che potrebbero in questo modo avere maggiore flessibilità sulle non rimborsabili.

Una mossa che segue di pochi giorni gli esperimenti sulle non rimborsabili mostrate agli utenti come cancellazioni gratuite.

Un altro cambio di politiche riguarda invece la gestione delle carte di credito: sempre dal 1° novembre sarà possibile segnalare come non valida anche la carta di credito di una prenotazione cancellata. In questo modo Booking saprà che l’hotel non è in grado di esigere il suo credito e di conseguenza non applicherà le commissioni.

In sintesi gli scenari che ora si possono prospettare all’hotel sono due:

  1. Il caso classico è l’utente che cancella una non rimborsabile, l’hotel incassa il suo credito e Booking (che prima non prendeva nulla) incassa la sua commissione
  2. Il secondo caso è l’utente che cancella la non rimborsabile e invia una richiesta all’albergatore di accettare una cancellazione gratuita: se l’hotel accetta Booking non incasserà le commissioni, altrimenti si ritorna al punto 1. In mancanza di comunicazioni da parte dell’hotel Booking presumerà che l’hotel ha incassato quanto gli spetta e applicherà le sue fees.

Non cambiano, per ora, le politiche sui no-show, vale a dire quando l’utente prenota ma non si presenta al check-in nei tempi prestabiliti,  ma è probabile che anche questo aspetto sia destinato a cambiare pur presentando un maggior numero di casistiche da regolare.

La nuova policy va a toccare uno degli aspetti più graditi agli albergatori sulle tariffe non rimborsabili: quello di intascare la tariffa piena se l’utente non arriva. Booking sembra interessato a offrire la possibilità di cancellazione della camera in più casi possibili e potrebbe spingere gli ospiti a chiedere attivamente la possibilità di una cancellazione gratuita delle non refundable invece di aspettare passivamente l’addebito della camera non usufruita.