Qualche mese fa vi abbiamo parlato dell’interesse di Airbnb per la tecnologia Blockchain e delle applicazioni nel settore turistico date dalla possibilità di poter definire con certezza l’identità digitale di un cliente.
Sulla stessa tecnologia sta lavorando anche Sita, società specializzata nella fornitura di soluzioni IT per il trasporto aereo. Lo scopo è quello di dotare di un’unica e sicura identità biometrica i passeggeri nel transito attraverso le frontiere durante il viaggio: grazie alla tecnologia blockchain, cioè lo speciale database che è anche alla base dei Bitcoin, è infatti possibile dotare i viaggiatori di un unico token che permette di transitare negli aeroporti e ai controlli. Questa tecnologia potrebbe quindi eliminare la necessità di avere diversi documenti di viaggio ed eviterebbe ai passeggeri l’obbligo di mostrare i propri dati personali.
SITA Lab, il team di SITA dedicato alla ricerca sulle tecnologie, studia per creare un sistema versatile e sicuro, che funzioni a livello globale e attraverso tutte le frontiere, riducendo complessità, costi e responsabilità del controllo documenti durante il viaggio. Lo studio di SITA immagina che i passeggeri creino sui propri dispositivi mobile e indossabili un token verificabile, che contenga dati biometrici e personali. In questo ‘viaggio del futuro’ non importerà la destinazione: qualsiasi autorità potrà scansionare volto e dispositivo mobile di un viaggiatore, per verificare che si tratti di un passeggero autorizzato.
Jim Peters, CTO di SITA, ha dichiarato: “Un viaggio senza intoppi è la visione di SITA. Una visione che a oggi, la tecnologia ci ha permesso di trasformare in realtà in molti aeroporti e in più di 30 frontiere nel mondo. Tuttavia, la struttura dei sistemi informatici odierni presuppone che ci siano molteplici scambi di dati tra i vari organismi e numerosi passaggi di verifica, che riducono la possibilità di creare un unico sistema globale. Ora la tecnologia blockchain ci offre un nuovo modo di usare la biometria, che potrebbe consentirle di essere utilizzata attraverso le frontiere, in tutti gli aeroporti, senza che le informazioni personali del passeggero siano memorizzate dalle varie autorità.”
La tecnologia blockchain permette infatti la ‘privacy by design’, in modo che i dati dei passeggeri siano sicuri, criptati, a prova di manomissione e inutilizzabili a qualsiasi altro scopo e, allo stesso tempo, elimina il bisogno di una singola autorità di possedere, processare o registrare i dati.
Jim Peters ha inoltre commentato: “La blockchain offre un approccio rivoluzionario alle applicazioni informatiche, permettendo di creare database decentralizzati, ben distribuiti, che non possono essere manomessi. Siamo nella fase iniziale e diverse questioni – scalabilità e tassi di adozione – sono ancora da esplorare. Ma ciò a cui oggi mira il nostro team SITA Lab è il modo in cui nel settore dei viaggi aerei – compagnie aeree, aeroporti e agenzie governative – possiamo trarre vantaggio dalla nuova era in cui i protocolli della blockchain offrono da soli così tanta fiducia che individui o autorità non devono occuparsene.”
Questo perché “La blockchain è un database in cui le transazioni sono registrate e confermate anonimamente. Che sia usato come valuta o per viaggiare, è semplicemente una registrazione di eventi che viene condivisa tra più parti, ma soprattutto che, una volta inserite le informazioni, non può essere cambiata. Privacy e sicurezza sono insiti nella sua progettazione”.
SITA Lab ha lavorato con ShoCard, startup che lavora alla blockchain, su una prima dimostrazione di questi concetti che sono stati presentati il mese scorso durante l’Air Transport IT Summit a Barcellona.