Il presidente delle Maldive Abdullah Yameen Abdul Gayoom ha dichiarato lo stato di emergenza per 30 giorni nell’arcipelago dopo il ritrovamento di forti quantità di armi ed esplosivo che, si sospetta, erano destinati all’organizzazione di un attentato al governo. Per questo motivo la Farnesina ha emesso un comunicato in cui consiglia di posticipare temporaneamente i viaggi alle Maldive soprattutto nella capitale Malè. Su ViaggiareSicuri potete leggere il comunicato completo del ministero degli esteri.
Lo stato di emergenza dà più poteri alle forze di polizia e sospende sette articoli della Costituzione tra cui quelli sulla libertà di movimento e di riunione. Una situazione preoccupante che aumenta l’instabilità politica della zona.
Per questo, come riporta Il Sole 24 ore, il ministero degli esteri delle Maldive ha precisato che lo stato di emergenza è «una misura precauzionale alla luce di una serie di minacce alla sicurezza nazionale che sono emerse la scorsa settimana ma che i resort e gli atolli non sono interessati da questa allerta e non abbiamo alcuna prova che siano in pericolo».
Se è comprensibile che il governo delle Maldive cerchi di non bloccare il turismo, meno comprensibile è il comportamento della Farnesina.
Come già successo in altre situazioni analoghe arrivano infatti messaggi ambigui dove si considerano sicure le zone turistiche e si sconsigliano i viaggi nelle città principali. Posizioni difficili da sostenere dopo l’attacco in Tunisia di questa estate, senza contare che è difficile evitare città dove di solito ha sede l’aeroporto. Per cui se l’intento è quello di non frenare l’industria turistica, l’impressione è che stia riuscendo molto male.
Aggiornamento dell’11 novembre 2015
Il governo delle Maldive ha revocato lo stato d’emergenza con effetto immediato. Siamo invece in attesa del prossimo aggiornamento della Farnesina.