Il 9 aprile 2017 ha spento 30 candeline quello che in Repubblica Dominicana era stato inaugurato come Club Dominicus: il suo compleanno coincide con quella della catena alberghiera nata con lui dall’intuizione e dagli investimenti della famiglia Colussi, Viva Wyndham Resorts.
A Bit 2017 abbiamo intervistato Ettore Colussi, che di questa storia è stato il precursore insieme al socio dominicano Rafael Blanco Canto: ci ha raccontato l’evoluzione negli anni della creatura da lui fondata, apprezzata per anni dal pubblico italiano a partire dai collegamenti aerei organizzati all’epoca dai Viaggi del Ventaglio.
Un’avventura, quella dell’aprile 1987, partita con 120 camere e che oggi ne conta circa 3000, dai 730 del Dominicus Beach ai 144 del V Samanà, ultimo arrivato della catena.
I resort danno lavoro a circa 3000 persone con bassa rotazione del personale: l’80% degli impiegati ha più di 10 anni di servizio. Nel 2016 il giro d’affari è stato di oltre 100 milioni di dollari, con un’occupazione record in tutti i villaggi: complessivamente sono stati sfiorati i 2 milioni di presenze.
“30 anni di Viva è un traguardo importante – esordisce Ettore Colussi – non è da tutti restare sul mercato per così tanti anni continuando a crescere. Oggi abbiamo 3000 camere in 3 paesi diversi e i 2 milioni di presenze dell’ultimo anno testimoniano come la nostra catena sia vincente sotto il profilo good value for money, il rapporto equilibrato fra costo e servizi erogati”.
Il rapporto con l’Italia, da cui Ettore Colussi è partito, è fondamentale ancora oggi: “Siamo nati italiani e siamo nati con gli italiani. L’Italia è sempre stata per noi un mercato importante, dove gli operatori ci hanno rinnovato nel tempo la preferenza. Vogliamo aumentare il nostro market share e riportarlo ai livelli di 7-8 anni fa, prima della crisi. Ora stiamo notando un’inversione di tendenza e per questo siamo pronti ad aiutare i tour operator italiani con azioni proattive. Nel 2017 siamo al fianco di Alpitour nel progetto Bahamas, dando l’esclusiva, ma siamo disponibili con i vari partner per azioni concrete che possano rilanciare i numeri italiani e la nostra componente di italianità”.
Ettore Colussi traccia anche il prossimo futuro: “La nostra visione è di aumentare le camere di 1000/1500 unità nell’arco di 10 anni. A medio termine abbiamo in programma di espandere la nostra presenza nell’area caraibica e rafforzare ulteriormente il nostro legame con la Repubblica Dominicana, nostro primo amore. Stiamo poi valutando nuove opportunità, nelle aree che ancora non hanno vissuto un forte sviluppo turistico. Vogliamo anche rafforzare anche la presenza in Messico, in Riviera Maya, dove i nostri due resort godono del consenso più trasversale e ci piacerebbe aggiungere nuove destinazioni: stiamo considerando di continuare il nostro piano di crescita, lento ma sicuro e costante, analizzando proprietà a Panama e in Colombia”
A Bit 2017 abbiamo conosciuto anche Dominique Colussi, figlia d’arte e dal 2014 a capo del Club Viva, il programma fedeltà di Viva Wyndham Resorts. Laureata in finanza al Boston College nel 2010, ha fatto un biennio di training in tutti gli alberghi della catena. Già inserita nel Consiglio di Amministrazione, appare predestinata a una lunga carriera in Viva e chissà che non tocchi proprio a lei condurre le sorti e le prossime sfide dell’azienda.
I festeggiamenti per i 30 anni
Nel mese di aprile inizia un programma di festeggiamenti per l’anniversario della catena che si protrarrà per tutto l’anno.
In ambito trade è stata prodotta una bottiglia di spumante con etichetta commemorativa che sarà consegnata dai direttori Sales & Marketing ai principali partner commerciali come simbolo di riconoscenza per gli anni di collaborazione.
In ambito consumer, tutti i resort stanno approntando attività per festeggiare. Le più eclatanti saranno a Bayahibe, ma molti saranno gli appuntamenti in tutti e otto i Viva Wyndham Resorts.